Sottotenente Luigi Mencarelli del 38° RGT Fanteria "Ravenna" Caduto in Russia (1942)
Buongiorno,
noi ci saremo, con una piccola ma sentita rappresentanza di Colleghi di ogni grado, Arma e F.A..
Grazie al contributo della Sezione UNUCI di Roma forniremo un "Saluto" con il Picchetto Bandiera alla Stazione Termini e nel lungo viaggio, che lo separa dalla sua Città di nascita, lo Onoreremo a Torino alla Stazione di Porta Nuova con un Drappello di Nostri Colleghi
Ormai, purtroppo, sono sempre più rari i rientri dei Caduti che vengono riportati in Italia e sempre meno gli eredi sono rimasti legati a coloro che diedero la vita per gli Ideali di Patria.
La burocrazia e i costi altissimi per le ricerche, le esumazioni e il rientro in Patria, non permettono alla maggior parte dei nostri Soldati Caduti sul suolo straniero, di poter "riposare" nel luogo che gli spetta: il Sacrario Militare.
Abbracciamo idealmente in questo modo, sia il Sottotenente Luigi Mencarelli che tutti coloro che mai tornarono e mai torneranno.
La Sezione di Torino
La sua Bibliografia: interrotta a soli 21 anni.
Sottotenente di Fanteria
Luigi Mencarelli
(Matr.: 5620.67.1921 in seguito 397201)
38° Reggimento Fanteria Ravenna - I° Battaglione - 154a Cp. cannoni da 47/32
Nato a Aosta 13.05.1921
- caduto
sul fronte Russo 27/09/1942
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Luigi
Mencarelli (fratello di Carlo e Mario, entrambi ufficiali cpl. di Artiglieria)
nasce ad Aosta il 13.05.1921 Figlio di Giovanni (ufficiale di Complemento di
Artiglieria della riserva), all’epoca direttore del convitto nazionale di Aosta,
è chiamato alle armi il 15.05.1940, quale soldato di leva, al distretto di
Ivrea e, avendo dichiarato di avere conseguito la maturità classica presso il
Regio Liceo di Siena nel 1939, ottiene un rinvio di chiamata con obbligo di
frequentare il corso Allievi Ufficiali di Complemento. Il 14.1.1941 poiché
studente universitario, iscritto al secondo anno della facoltà di medicina e
chirurgia ottiene un ulteriore rinvio alla chiamata alle armi ma,
all’apertura delle ostilità con la Grecia, è incorporato[1] in
servizio l’1.3.1941 presso la scuola Centrale di Alpinismo di Aosta, in zona
considerata in "istato” di guerra. Pur continuando a essere mobilitato,
nominato caporale, è frequentatore, presso la scuola Militare di Alpinismo di
Aosta, del corso preparatorio Allievi Ufficiali di Complemento riservato a
studenti universitari. Promosso Sergente A.U.C[2]. Il 16.06.1941
è assegnato al 1° Reggimento Alpini, Battaglione Dronero. Trasferito alla
Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Bassano del Grappa, il 5 Settembre
1942, è trasferito, il giorno successivo alla Scuola A.U.C. di fanteria di
Avellino dove terminato il corso il 2 febbraio 1942 è posto in licenza
illimitata in attesa di nomina. Promosso Sottotenente di complemento di
Fanteria (con anzianità 15.2.1942), raggiunge il deposito del 38° Reggimento
di Fanteria "Ravenna" (che al tempo era di stanza a Tortona) il 16
marzo 1942 per svolgere servizio di prima nomina. Rinunciando, in qualità di
studente in medicina, al congedo temporaneo[3]
continua a svolgere servizio di guarnigione presso il suo Reggimento.
Mobilitato per il fronte russo, parte con la divisione Ravenna il 17 Giugno
1941 al seguito 38° Reggimento Fanteria[4] e,
raggiunto Woroschilowgrad il 25 Luglio, prosegue
verso il Donez ed il Don dove, dal dal 20 Agosto
all'1° Settembre, prende
probabilmente parte, alla prima battaglia
difensiva del Don e ai combattimenti successivi all’11 settembre 1942, nel
corso dei quali i fanti della "Ravenna", difendendo le posizioni
situate a Solonzy, riescono, per l’ultima volta a
respingere un tentavo di sfondamento
dell’Armata Sovietica. La specifica documentazione reperita ci porta a
asserire che l’ufficiale cadde il 27 settembre 1942, alla
foce del fiume Bogutschar mentre, alla testa dei suoi fanti, impegnato
nella bonifica di un campo minato, stava
cercando di disinnescare, in prima persona (dopo aver fatto
allontanare i propri soldati), una mina che, esplodendo, lo uccise. Sepolto
inizialmente nel cimitero militare di Bugutshar, rimpatriato, venne
sepolto dal 16.4.1994 a Tarquinia -
Cimitero Comunale nella tomba di famiglia.
IL
PRESIDENTE REGIONALE A.N.F.C.D.G. V.d.A.
S.Ten. CC c.a. Michele
Maurino
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[1]una disposizione
Ministeriale del gennaio 1941, abolì la concessione del ritardo al servizio
militare, per motivi di studio, per i nati nell’anno 1921 per cui tutti gli
universitari nati in quell’anno furono chiamati alle armi e considerati
volontari universitari ed assieme ai volontari veri ( su domanda) furono
obbligati a frequentare il corso A.U.C. (Allievi Ufficiali di Complemento)
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