SLIDE 06 Notturna: missione compiuta

Anche quest'anno UNUCI Torino ha portato a termine l'edizione notturna della SLIDE, l'esercitazione annuale che prevede due eventi l'anno.
Poco più di 45 giorni dall'edizione diurna sono bastati per mettere in piedi l'esercitazione più ambiziosa e complessa degli ultimi cinque anni per UNUCI Torino: una vera e propria missione a livello compagnia, che ha impegnato per circa 12 ore ben 65 persone tra pattuglie partecipanti, trasporti e trasmissioni.

Gli elementi di novità erano molti: anzitutto il numero dei componenti le pattuglie, ben 6 tra ufficiali UNUCI, militari delle Forze di Completamento e operatori del GTP di soft air. Un'altra novità, anche per un'esercitazione tradizionalmente non competitiva come la SLIDE, era la necessità di coordinare il movimento delle singole pattuglie come facenti parte di un unico dispositivo. Niente percorsi fissi, niente punti prova e nessuna classifica: piuttosto un obiettivo unico da raggiungere con il coordinamento e l'azione di tutti. Una vera esercitazione.

La missione si basava su uno scenario, ancora fluido, in cui un contingente di interposizione debba posizionarsi in un'area nella quale due fazioni si sono fronteggiate fino a pochi giorni prima. Per garantire la sicurezza del dispositivo le pattuglie dovevano raggiungere un punto di riordino e, da lì, partire per una ricognizione dell'area assegnata dove individuare elementi di forze irregolari, sia favorevoli che ostili al contingente.

La prima fase è cominciata alle 18.00 con l'inserimento delle pattuglie in due punti diversi, a nord e a sud dell'area addestrativa, con il contributo dei mezzi storici de LA SUBALPINA - AUTO MILITARI D'EPOCA. Le comunicazioni radio erano gestite dall'Associazione Radioamatori Italiani, che ha anche monitorato il movimento grazie al sistema APRS di radiolocalizzazione, fornito a due pattuglie. Questo sistema, composto da una radio ricetrasmittente collegata a un GPS, fornisce in tempo reale la posizione della pattuglia alla stazione ricevente, attrezzata con un software dedicato. Impiegato già nella edizione 2005, è uno degli aspetti tecnici più interessanti dell'esercitazione, molto utile nell'attività notturna.

Metà delle pattuglie, nella marcia di avvicinamento, ha effettuato una prova di primo soccorso, gestita dal Ten. Raffaele Pepe del Corpo Militare della CRI, medico esperto e veterano di molte missioni all'estero. Il personale della CRI si è poi trasferito al punto di riordino, dove ha testato l'altra metà delle pattuglie.

La seconda parte dell'esercitazione, quella più difficile, è cominciata alle 20.30 con il briefing finale, presso il punto di riordino dove, alla luce delle torce elettriche, i comandanti di pattuglia hanno pianificato il movimento nell'area assegnata, individuando dei punti intermedi di riunione, prima di raggiungere l'obiettivo finale. Il termine per il compimento della missione era stato fissato per le 23.30.

In questa fase si è vista l'opera della nutrita aliquota di "attivatori", il cui scopo era simulare l'attività delle milizie occupanti la zona. Anche questo personale apparteneva al GTP e aveva impiegato il pomeriggio di sabato per disporsi nella zona assegnata in modo da individuare qualsiasi intrusione. Le pattuglie UNUCI che stavano per entrare nell'area avrebbero trovato pane per i loro denti.

Il movimento notturno in ambiente boschivo è difficile di per sè, ma la necessità di mantenere il silenzio per non farsi individuare dagli attivatori ha rallentato il passo delle pattuglie che dovevano percorrere il bosco. Chi invece ha seguito strade e sentieri ha avuto un percorso più agevole, almeno fino a che non è entrato in contatto con l'interdizione. Alcuni punti sensibili sono stati superati solo dopo brevi scontri con armi soft air. Infine, incalzati dal poco tempo rimasto, tre pattuglie hanno raggiunto l'obiettivo finale, un ponte da mettere in sicurezza.

La sicurezza del ponte era "minata" - in senso letterale - da uno zainetto appoggiato in un angolo. L'aliquota Genio e' stata subito attivata, affrontando la prova con i mezzi a disposizione. Lo zainetto si e' rivelato dimesso nell'aspetto, ma altamente tecnologico all'interno: una (finta) carica attivabile con un cellulare. Ottimo approccio dei genieri coinvolti, che hanno capitolato soltanto di fronte ad un ultimo dispositivo antirimozione magnetico.

Il rientro di tutte le pattuglie, coordinato sul terreno e via radio, è avvenuto ancora con il contributo dei veicoli storici e per le 01.30 l'esercitazione poteva dirsi conclusa.
I responsabili dell'addestramento possono essere soddisfatti della partecipazione massiccia e dello svolgimento di una esercitazione tutt'altro che facile. Oltre alle pattuglie è stato necessario coordinare le associazioni di cui si è detto e solo grazie all'esperienza e alla professionalità di tutti la SLIDE 06 notturna può dirsi un successo.
Non mancano certo cose su cui lavorare: i margini di miglioramento ci sono sempre e le esercitazioni si fanno proprio per questo, ma la strada è sicuramente quella giusta.
Ora però è tempo di riposarsi, anche se già qualcuno chiede "la facciamo anche l'anno prossimo?"

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