Buongiorno a Tutti,
anche questa settimana ci muoveremo per un sentito evento,
la Commemorazione di alcuni dei Caduti della Grande Guerra, seppelliti a Lione. Parteciperemo con un Picchetto Bandiera Regionale, un Picchetto Storico con uniformi del 15/18 e un folto numero di Colleghi con il copricapo di specialità. Presente il Console Italiano, la Comunità Italiana a Lione, le Associazioni d'Arma Francesi ed una rappresentanza Polacca ed Inglese.
anche questa settimana ci muoveremo per un sentito evento,
la Commemorazione di alcuni dei Caduti della Grande Guerra, seppelliti a Lione. Parteciperemo con un Picchetto Bandiera Regionale, un Picchetto Storico con uniformi del 15/18 e un folto numero di Colleghi con il copricapo di specialità. Presente il Console Italiano, la Comunità Italiana a Lione, le Associazioni d'Arma Francesi ed una rappresentanza Polacca ed Inglese.
Se il nostro compito è quello di ricordare questa generazione di uomini e donne che fù azzerata dalla Grande Guerra, noi li Onoreremo con la nostra presenza e con la nostra Bandiera!
Non potremo essere presenti dappertutto e non faremo (come logico) distinzione tra i Caduti italiani, francesi, inglesi o polacchi.
Qui di seguito, una breve descrizione dei fatti accaduti:
Lione: cerimonia di Commemorazione dei soldati Italiani e Francesi Caduti nel corso della prima guerra mondiale.
1. Scopi della cerimonia:
- Onorare i Caduti Italiani e Francesi deceduti nel corso della Campagna 1915 (1914) /1918 sepolti nel cimitero Militare Internazionale “la Doua” di Villeurbanne (Periferia di Lione) e nel settore militare Italiano posto nel cimitero comunale di Lione la “Gouilliettere”.
- Onorare i Caduti Italiani e Francesi deceduti nel corso della Campagna 1915 (1914) /1918 sepolti nel cimitero Militare Internazionale “la Doua” di Villeurbanne (Periferia di Lione) e nel settore militare Italiano posto nel cimitero comunale di Lione la “Gouilliettere”.
2. Descrizione degli eventi storici:
a) L’impiego delle Truppe Francesi In Italia: Dopo la ritirata di Caporetto, vennero inviate in soccorso dell’Italia truppe Francesi che si schierarono sul Mincio (unitamente ai Britannici e le nostre truppe di riserva). Successivamente, considerato che gli Italiani riuscirono a contenere l’offensiva austriaca sul fronte del Grappa e del Piave, i Francesi raggiunsero la zona avanzata del fronte (il 4 Dicembre 1917).
b) L’impiego delle truppe Italiane in Francia: Nei primi mesi del 1918, la Francia, venuta a conoscenza di un imminente attacco germanico, chiese all’Italia di inviare truppe in restituzione dell’aiuto dato nella difesa del Piave. Nel mese di Aprile del 1918 venne quindi trasferito in Francia il II° Corpo d’Armata al Comando del Generale Albicci (circa 25.000 uomini) al quale si aggiunsero 60.000 operai militarizzati denominati T.A.I.F (truppe ausiliare italiane in Francia). Il 27 maggio 1918, con un grande attacco a sorpresa, l'esercito tedesco riuscì a sfondare il fronte francese nei pressi di Reims. In tale frangente tra Soissons e Reims si formò una sacca triangolare, che profonda 50 km, poneva il suo vertice a Château-Thierry a meno di 100 km da Parigi. Per fronteggiare tale minaccia venne schierato, all’altezza di Bligny il II° Corpo d'Armata Italiano con il compito di sbarrare la valle del fiume Ardre e quindi la strada di accesso alla città di Epernay (che assicurava le comunicazioni tra Reims e Parigi). In tale contesto i nostri soldati riuscirono a bloccare la testa di ponte tedesca sino a che, l’offensiva germanica, avendo trovato una decisa resistenza, si esaurì (mese di Luglio 1918). In quella circostanza quasi 4.000 soldati italiani e oltre 6.000 furono feriti. Proprio questi ultimi misero a dura prova le strutture sanitarie Francesi che, per fare fronte all’esigenza, si videro costretti a distribuire i feriti presso gli ospedali posti su tutto il territorio nazionale. I soldati Italiani sepolti in Savoia sono tra coloro che, nonostante le cure, non riuscirono a sopravvivere.
a) L’impiego delle Truppe Francesi In Italia: Dopo la ritirata di Caporetto, vennero inviate in soccorso dell’Italia truppe Francesi che si schierarono sul Mincio (unitamente ai Britannici e le nostre truppe di riserva). Successivamente, considerato che gli Italiani riuscirono a contenere l’offensiva austriaca sul fronte del Grappa e del Piave, i Francesi raggiunsero la zona avanzata del fronte (il 4 Dicembre 1917).
b) L’impiego delle truppe Italiane in Francia: Nei primi mesi del 1918, la Francia, venuta a conoscenza di un imminente attacco germanico, chiese all’Italia di inviare truppe in restituzione dell’aiuto dato nella difesa del Piave. Nel mese di Aprile del 1918 venne quindi trasferito in Francia il II° Corpo d’Armata al Comando del Generale Albicci (circa 25.000 uomini) al quale si aggiunsero 60.000 operai militarizzati denominati T.A.I.F (truppe ausiliare italiane in Francia). Il 27 maggio 1918, con un grande attacco a sorpresa, l'esercito tedesco riuscì a sfondare il fronte francese nei pressi di Reims. In tale frangente tra Soissons e Reims si formò una sacca triangolare, che profonda 50 km, poneva il suo vertice a Château-Thierry a meno di 100 km da Parigi. Per fronteggiare tale minaccia venne schierato, all’altezza di Bligny il II° Corpo d'Armata Italiano con il compito di sbarrare la valle del fiume Ardre e quindi la strada di accesso alla città di Epernay (che assicurava le comunicazioni tra Reims e Parigi). In tale contesto i nostri soldati riuscirono a bloccare la testa di ponte tedesca sino a che, l’offensiva germanica, avendo trovato una decisa resistenza, si esaurì (mese di Luglio 1918). In quella circostanza quasi 4.000 soldati italiani e oltre 6.000 furono feriti. Proprio questi ultimi misero a dura prova le strutture sanitarie Francesi che, per fare fronte all’esigenza, si videro costretti a distribuire i feriti presso gli ospedali posti su tutto il territorio nazionale. I soldati Italiani sepolti in Savoia sono tra coloro che, nonostante le cure, non riuscirono a sopravvivere.
Cordiali Saluti
La Sezione di Torino
La Sezione di Torino
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